Dorotea, la Comunità che vorrei

Esperienze partecipate per un’ecologia delle relazioni e dell’ambiente.

 

Stai leggendo

Dorotea, la Comunità che vorrei

Qual è la comunità che vorrei?

D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.

[…] Quella mattina a Dorotea sentii che non c’era bene nella vita che non potessi aspettarmi.

(Italo Calvino – Le città invisibili)

Dorotea rappresenta l’ottimismo, la città aperta. Abbiamo scelto questo nome, Dorotea, ispirati dalle parole di Italo Calvino, quale titolo al progetto selezionato da Fondazione Comunitaria Nord Milano sul bando Educazione, che qui presentiamo perché crediamo che le azioni in esso previste siano in grado di dare una possibile risposta alla domanda: qual è la comunità che vorrei?

A partire dal primo trimestre del 2025 le azioni previste dal progetto si svolgeranno nei comuni di Bresso, Comano, Sesto San Giovanni e Cinisello, ponendo all’attenzione dei cittadini e della comunità educante il legame inscindibile che unisce l’ecologia ambientale di una comunità all’ecologia delle relazioni chiamata a tenere in considerazione l’esistenza della complessità dell’ambiente sociale e ad intervenire laddove è necessario far RI-emergere, RI-nascere, senza nulla distruggere.

Il progetto mira a stimolare occasioni di socializzazione, apprendimento e si inserisce in un contesto sociale affaticato perché provato da ripetute crisi globali, che determinano fatiche e conseguenze soprattutto su bambini, ragazzi e giovani. Quale comunità si può prendere cura di queste fatiche? Esistono luoghi dove sia possibile incontrarsi, confrontarsi e proporre azioni concrete per rispondere a questa domanda? La Scuola e i luoghi aggregativi spontanei e formali rappresentano anche luoghi di cura e attenzione a contrasto dello smarrimento delle giovani generazioni solo se riescono a condividere tra tutti i soggetti coinvolti l’autenticità di essere comunità educante.

Verso una comunità educante attiva

Il progetto risponde alla necessità sempre più impellente di offrire opportunità e proposte innovative nel vivere momenti di condivisione e crescita intergenerazionale finalizzati al bene comune. Scuole, genitori, insegnanti, cittadini come soggetti che si assumono insieme la responsabilità di un vero welfare educativo integrato, rompendo recinti fisici e consuetudini e creando spazi ed esperienze di attivazione in cui bambini, ragazzi, giovani esprimono le proprie energie e costruiscono uno sguardo aperto e fiducioso su un futuro sostenibile.

Nel concreto abbiamo pensato alla gestione di momenti partecipati fra adulti presenti nella comunità scolastica o nei luoghi aggregativi formali e informali e le famiglie dei bambini e/o dei ragazzi frequentanti i vari cicli di scuola. Il coinvolgimento di dirigenti scolastici, insegnanti, educatori, personale non docente e genitori, parroci, enti culturali, risponde al bisogno sempre maggiore di offrire ai bambini e ai ragazzi lo scenario credibile di una sinergica alleanza fra tutte le componenti educative presenti all’interno di una comunità territoriale.

Le azioni che faremo:

AZIONE 1 – prevede uno stretto raccordo con i dirigenti scolastici al fine di coinvolgere tutte le componenti adulte della scuola e parallelamente gli studenti, affinché si individui e si costruiscano insieme strumenti, buone prassi, per migliorare il proprio ambiente scolastico. In particolare sarà utilizzata la metodologia partecipativa denominata OST – Open Space Technology[1]. L’OST è uno strumento coinvolgente e partecipato capace di mobilitare gruppi di persone interessati ad un tema. È un evento caratterizzato da semplicità, informalità e autogestione.

Dar vita ad un OST significa aprire uno spazio di discussione in cui i partecipanti sono i veri protagonisti: sono loro che, in completa autonomia, scelgono come e quando muoversi per dare il proprio contributo, decidendo gli argomenti e manifestando la voglia di svilupparli, grazie alle loro passioni, interessi e al loro impegno.

AZIONE 2 – contempla il raccordo con i responsabili del cinema Rondinella di Sesto San Giovanni poiché la proposta ha l’ambizione di unire la proposta culturale e laboratoriale, offrendo agli spettatori l’opportunità di vivere esperienze diversificate ma insieme finalizzate a sensibilizzare gli spettatori su temi di carattere ambientale e sociale.

AZIONE 3 – prevede il confronto con i responsabili degli oratori, per offrire interventi educativi inclusivi e attività laboratoriali creative che coinvolgono bambini, ragazzi, giovani.

AZIONE 4 – attività di narrazione che, come in una sorta di diario, sarà trasversale su tutte le azioni del progetto al fine di tenere traccia e raccontare tutti gli eventi significativi dello stesso.

Che cosa ci aspettiamo dal progetto:

  • La maggiore consapevolezza da parte dei fruitori del progetto dell’importanza di partecipare, condividere azioni e attuarle in relazione a tematiche che “stanno a cuore” ai partecipanti
  • Raggiungimento di un buon grado di soddisfazione da parte dei partecipanti dovuto alla realizzazione concreta di idee e proposte che nascono all’interno dei gruppi di lavoro
  • L’incremento della sensazione di benessere derivante dalla percezione del senso di appartenenza a una comunità che si prende cura e che si auto-educa.

In conclusione, ispirati dalle parole di Calvino “di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”, quel che vorremmo fosse il progetto Dorotea è soprattutto un supporto allo sviluppo di competenze e capacità dei cittadini al fine di incrementare la propensione del territorio a dare le giuste risposte ai bisogni. Il nostro ruolo sarà quello di facilitare, connettere, far emergere le risorse di chi vorrà partecipare alle attività previste, per raggiungere insieme l’obiettivo di diventare una vera comunità coesa, collaborante orientata al bene comune.

Il progetto sarà gestito dagli operatori del progetto ScArti – le Arti del riuso, della cooperativa La Grande Casa, in collaborazione con la Fondazione Auprema.

 

LINK UTILI

pagina instagram 

pagina facebook

www.lagrandecasa.it

www.fondazioneauprema.it

 

[1] Attualmente l’OST è stato adottato in 136 paesi e messo in atto in più di 100.000 diverse situazioni, dal palazzo delle Nazioni Unite, al parlamento europeo al villaggio africano, dalle grandi Corporation alle piccole associazioni senza scopo di lucro. (Garramone, V. e Aicardi, M. “Paradise l’OST? Spunti per l’uso e l’analisi dell’Open Space Technology”, FrancoAngeli, Milano 2010. – Harrison Owen, “Open Space Technology – guida all’uso” Genius Loci editore, Milano 2008)

 

Potrebbe interessarti anche

Bollate

Accademia Vivaldi, CSBNO e Associazione Genitori IC Brianza hanno elaborato un ampio programma di laboratori musicali gratuiti, presso le scuole di Bollate. Il progetto, nato nel 2023, si è rinnovato, nell’ambito del Bando Educazione/2024 di Fondazione Comunitaria Nord Milano, incrementando complessivamente il raggio di azione, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

Lainate

Un progetto per la promozione di una cittadinanza consapevole e attiva, portatrice di buone prassi inerenti la sostenibilità ambientale e la cura della comunità.

Nord Milano

Nell’ambito del progetto POT “Verso. Sistemi di orientamento e tutorato per le professioni educative e formative”, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca propone un percorso di formazione gratuita teorico-pratico per insegnanti della scuola secondaria di secondo grado.