Dalle origini ad oggi: una storia di connessioni tra la scuola e il territorio
Alla fine del 1800 Andrea Ponti istituì un’opera benefica con lo scopo di accogliere i bambini, figli di contadini e delle donne che lavoravano in filanda, nelle ore e nei periodi in cui i loro genitori erano al lavoro nei campi o alla tessitura.
La Famiglia Ponti finanziò direttamente l’Asilo infantile di Cornaredo e alla sua morte Andrea gli lasciò in eredità la cospicua somma di 50 mila lire, come appare dal suo testamento che reca la data del 12 luglio 1888. Sulla base di questo lascito l’Asilo venne costituito in Ente Morale il 18 novembre 1890, con un Decreto Reale firmato dal Re d’Italia Umberto Primo e controfirmato dal Ministro dell’Interno Francesco Crispi.
Nel 1960 l’Asilo divenne così patrimonio dei Cornaredesi e assunse con Decreto del Presidente della Repubblica la personalità giuridica pubblica come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza.
A tutt’oggi ci sono frequenti e fattive collaborazioni con la biblioteca comunale, la parrocchia SS. Giacomo e Filippo e i commercianti.
All’interno della scuola è stato inoltre adibito uno spazio dedicato ad attività rivolte alla cittadinanza dove sono già stati organizzati dei cicli di incontri per mamme e bambini: “Il doppio tempo yoga e arte”. Si tratta di percorsi esperienziali con un professionista dedicato ai genitori e contemporaneamente un altro dedicato ai bambini.
A seguito di un’attenta analisi dei bisogni del territorio, è in corso anche una progettazione che prevede un sostegno alla genitorialità, attraverso momenti di formazione/informazione rivolti alle famiglie e altre proposte di percorsi esperienziali.
L’obiettivo rimane sempre di continuare la forte connessione tra il territorio e la Scuola dell’infanzia Andrea Ponti, affinché essa sia fruibile, negli orari e giorni extra scolastici, dalla cittadinanza con servizi per le famiglie, in un’ottica di sostegno alla genitorialità.
L’approccio pedagogico: verso la costruzione dell’identità
La nostra proposta educativa si impegna a rispecchiare le potenzialità e le caratteristiche di ciascun bambino, mantenendo una costante attenzione alle famiglie e ai bisogni derivanti dal contesto sociale attuale.
L’obiettivo principale è supportare la costruzione dell’identità, promuovere lo sviluppo della conoscenza e favorire la socializzazione e l’autonomia dei bambini, valorizzando le influenze che essi ricevono in ambito familiare, nel pieno rispetto dei tempi di ciascuno.
La scuola completa la sua funzione educativa caratterizzandosi anche come opportunità di informazione e scambio di esperienze per le famiglie impegnate nell’educazione dei figli, operando in stretto contatto con esse.
Le esperienze proposte al bambino all’interno dei nostri servizi, la sezione primavera e la scuola dell’infanzia, tengono conto delle modalità relazionali e di apprendimento dominanti nei primi anni di vita: l’unità tra sviluppo psichico e fisico, la diversità dei tempi e delle modalità di sviluppo di ognuno, l’importanza del movimento come strumento di esplorazione, la centralità della scoperta e dell’interazione dell’ambiente preparato e su misura, come modalità privilegiata per conoscere la realtà, agire su di essa, esprimersi e comunicare.
Le educatrici e le insegnanti si pongono l’obiettivo di osservare, supportare e guidare i bambini per il raggiungimento delle tappe di sviluppo: conoscere, instaurare relazioni affettive significative, crescere verso l’autonomia, acquisire ed affinare gli strumenti per comunicare, sviluppare le capacità percettive e le competenze motorie. Il tutto si svolge all’interno di un sistema integrato che abbraccia i bambini dai 24 mesi a sei anni e che mette in evidenza tutte le potenzialità legate al percorso di crescita del bambino.
La sezione primavera si configura come una comunità educativa che sostiene il bambino nel suo sviluppo armonioso in tutti gli aspetti della persona (fisico, psichico, emotivo e relazionale), attraverso la creazione di un “ambiente educativo” che rispetti i ritmi evolutivi del bambino, organizzando spazi, tempi e attività in base alle sue esigenze e alla sua crescita; attraverso la progettazione di proposte e attività che stimolino non solo le capacità cognitive, ma anche le competenze socio-emotive e le relazioni tra i bambini e con gli adulti coinvolti nel percorso educativo.
La scuola dell’infanzia riconosce i bambini come soggetti di diritti, promuovendo il diritto all’educazione e lo sviluppo delle loro potenzialità, favorendo l’identità, l’autonomia e il senso di cittadinanza. È compito della scuola sviluppare il gusto e il piacere di apprendere, dando fiducia alle capacità dei bambini e sostenendo la loro motivazione L’ambiente è pensato per essere accogliente e stimolante, valorizzando aspetti affettivi, cognitivi e sociali, attraverso il gioco, le relazioni, la ricerca e il coinvolgimento delle famiglie. Le attività sono progettate per favorire l’esperienza e lo sviluppo di competenze, attraverso metodologie basate su esplorazione, attività e utilizzo di materiali, gioco, mediazione e osservazione, creando situazioni di vita quotidiana motivanti e coinvolgenti. La scuola si distingue per l’attenzione alle relazioni, all’organizzazione e alle pratiche didattiche che facilitano un incontro significativo con i saperi e i linguaggi culturali, sostenendo un approccio critico e consapevole all’apprendimento.
Un Ponte tra Cultura e Comunità a Cornaredo
In un territorio come Cornaredo, abbiamo voluto far nascere il progetto “Ponti tra Cultura e Comunità”, grazie al finanziamento di Fondazione Comunitaria Nord Milano insieme alla Cooperativa Stripes e alla Scuola dell’Infanzia Andrea Ponti. L’intento è stato quello di rendere l’accesso alla cultura un diritto realmente universale ad ogni bambino e bambina, superando le barriere economiche, sociali e culturali che spesso impediscono a molte persone e famiglie di fruire dell’offerta culturale esistente.
L’iniziativa si è rivolta a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione a bambini e nuclei familiari che non usufruiscono solitamente di offerta culturale, offrendo un ricco ventaglio di attività gratuite e accessibili, incentrate su partecipazione, inclusione e valorizzazione del territorio. La strategia progettuale si è articolata su un doppio binario: da un lato proporre attività artistiche e culturali strutturate, dall’altro promuovere la co-progettazione delle stesse da parte della comunità, e dei genitori stimolando così senso di appartenenza, protagonismo attivo e coesione sociale. Un ruolo centrale è affidato all’edificio storico dell’Asilo Infantile Andrea Ponti, il suo radicamento nel territorio è stato prezioso per riuscire a promuovere e attivare iniziative e attività.
Tra le iniziative principali ci sono il percorso “Prisma” con danza, musicoterapia e street art, laboratori di danze popolari per iniziare e concludere il progetto, e la tappa co-progettata con le famiglie del territorio. Il progetto ha valorizzato la città con percorsi urbani narrativi – “A spasso per la storia di Cornaredo” – e la “TREEmap”, mappa sensoriale del verde di Cornaredo creata da bambini e famiglie.
Il progetto ha coinvolto attivamente le persone, generando un impatto concreto in termini di partecipazione culturale e inclusione sociale. “Ponti tra Cultura e Comunità” si è configurato come un’esperienza significativa di cultura generativa, capace di favorire relazioni e rafforzare i legami tra persone, territori e memoria collettiva, valorizzando la cultura come strumento di coesione e cambiamento sociale.
Una città più ricca di opportunità
Il progetto “Ponti tra Cultura e Comunità” ha generato una ricca costellazione di esperienze concrete, coinvolgenti e inclusive, capaci di arricchire in modo significativo l’offerta culturale gratuita del Comune di Cornaredo. Le famiglie hanno potuto vivere momenti di scoperta, espressione e condivisione in contesti accoglienti e accessibili, dove la cultura è diventata strumento di relazione e coesione.
Tra le iniziative più significative si inserisce il percorso di laboratori artistici di “Prisma”, articolato in tre tappe: “Crescere con la danza” ha accompagnato i più piccoli nell’esplorazione del corpo e delle emozioni attraverso i cinque elementi naturali; la “Musicoterapia” ha rafforzato il legame tra genitori e figli grazie a un’esperienza sonora partecipata, arricchita da momenti di confronto guidato; il “Creative Lab”, infine, ha unito bambini e adulti in un percorso di espressione visiva e collaborativa, culminato nella realizzazione di un murales collettivo presso l’Asilo Ponti, inaugurato durante la festa finale del progetto.
Due spettacoli teatrali in collaborazione con Moviteatro APS hanno portato il linguaggio della scena tra le famiglie, offrendo narrazioni inclusive capaci di coinvolgere anche chi incontra barriere linguistiche. Una tappa speciale, co-progettata con la Biblioteca Comunale “M.T. Bernasconi” e la scrittrice Pamela Comi, ha animato un pomeriggio di lettura partecipata: l’autrice ha condotto una lettura animata tratta dal suo libro, coinvolgendo i genitori e trasformando l’incontro in un momento di dialogo e condivisione tra famiglie e comunità. La costruzione della “TREEmap”, una vera e propria mappa degli alberi, con gli incontri “Alla scoperta della natura”, ha coinvolto i più piccoli in attività creative e sensoriali per conoscere gli alberi e la flora locale, promuovendo consapevolezza ambientale e senso di appartenenza. In parallelo il trekking urbano che toccato i luoghi simbolo di Cornaredo, tra storie raccontate in cuffia e passi condivisi da grandi e piccini.
Ogni iniziativa, svolta in spazi familiari e accessibili, ha rafforzato il senso di comunità, costruendo veri momenti di collettività e rendendo la cultura parte integrante della quotidianità. Il progetto ha così restituito alla cittadinanza una proposta culturale viva, partecipata, gratuita e aperta a tutti, valorizzando Cornaredo come luogo in cui la cultura si intreccia con la vita, le relazioni e l’identità locale.