Una “Discussione Partecipata”
I partners del progetto, insieme ad altri rappresentanti degli ETS del Nord Milano, ad alcuni dirigenti e operatori scolastici, ma anche esponenti delle amministrazioni locali e cittadini attivi (nel campo dello sport, del teatro, della musica, a contatto con i ragazzi e le scuole), tutti molto motivati e coinvolti, si sono impegnati in una mattinata di ascolto attivo e generativo, per focalizzare i bisogni e le risorse del territorio in campo educativo.
L’utilizzo della tecnica “Open Space Technology” – illustrata da Debora Vailati Canta del Consorzio SIR – ha consentito di esplorare e condividere soluzioni possibili emerse dall’interazione diretta tra i partecipanti, divisi in gruppi di lavoro attorno a parole-chiave, individuate con lo strumento interattivo del Mentimeter, proposto da Michela Brugali della coop Stripes: responsabilità delle comunità educanti, agenzie educative; educare i ragazzi, inclusione e rete, attori e strumenti.
Ad accogliere i presenti la Presidente di Fondazione Nord Milano Paola Pessina e il Segretario Generale Pierluca Borali che hanno introdotto gli argomenti della mattinata, con un focus sulle opportunità offerte dalla piattaforma NordMilanoEduca.
Questo sito web rappresenta infatti lo strumento operativo del progetto Common Ground per sviluppare e rendere sostenibili nel tempo le comunità educanti del Nord Milano attraverso la promozione di reti significative tra i diversi attori della comunità.
E adesso?
“Il primo seme è stato piantato”, e da qui si svilupperà dunque il percorso: se si dovesse distillare a caldo il succo del lavoro svolto, il sapore sarebbe forse sorprendente. L’attenzione dei partecipanti in merito all’emergenza educativa si è concentrata di più sullo smarrimento degli adulti che su quello dei ragazzi, che ne appare una conseguenza. Sulle spalle dei più giovani si scarica il peso di far sintesi di mille input cui gli educatori stessi non riescono a dare coerenza; costruire una “comunità educante” vuol dire estendere i patti di collaborazione tra famiglia e scuola, che oggi hanno una funzione pressoché burocratica, e dar loro una valenza estesa, dove assumere “responsabilità” non significhi rendersi bersaglio di accuse ma – come dice la parola – sviluppare una comune abilità a formulare risposte, a costruire veri e propri patti educativi.
Verrà pubblicato un dossier di restituzione della mattinata che verrà condiviso nei prossimi mesi anche sulla piattaforma NordMilanoEduca.
L’obiettivo è quello di favorire in modo sempre maggiore e coordinato la costruzione di reti tra tutti gli attori che si qualificano come componenti delle comunità educanti, con la volontà di allargarne la BASE COMUNE, il nostro COMMON GROUND.
LINK UTILI
www.percorsiconibambini.it/commonground