Con oltre 10mila partecipanti il festival conferma il suo primato nazionale come momento di confronto sui temi della scuola e dell’educazione: docenti, educatori, genitori e giovani tutti assieme per provare a disegnare la scuola e l’educazione di domani.
Al centro della kermesse l’intervento dello psicoanalista Massimo Recalcati: “IL tempo che viviamo è un tempo di incertezza, che sembra aver perso l’avvenire. Serve una cura particolare delle nuove generazioni e noi vecchie generazioni abbiamo il dovere non di spiegare il senso della vita, ma dimostrare con la nostra vita che la vita può avere un senso”.
Un senso della vita indagato dagli oltre trenta ospiti che sono intervenuti, tra cui il Maestro Giovanni Allevi che ha messo da parte il pianoforte per suonare direttamente le corde delle emozioni del pubblico con il racconto della sua malattia, culminato con l’annuncio dal palco dell’Edufest di una nuova composizione che trasformerà le 7 lettere del mieloma in note.
Tantissime, poi, le riflessioni sul mondo dei più giovani e della ricerca di un’equilibrio in un mondo, come quello del digitale che sempre più è divenuto parte della vita reale, pieno di insidie ed opportunità. E proprio per la regolamentazione dell’utilizzo di smartphone, social media e web nel mondo delle scuole, da parte dei più giovani, dal Festival ha preso il via un progetto sperimentale che coinvolgerà sei Comuni dell’area Nord di Milano per un accesso graduale dei minori alla tecnologia, in particolare smartphone e social media, promuovendo all’interno della comunità il rispetto dell’età indicata, per social, app e videogiochi.
Insomma proposte, dubbi e dibattiti ma anche tanto svago con il comico Giacomo Poretti e la chiusura della manifestazione affidata per il secondo anno consecutivo ad un grande amico di Edufest: il Professore di fisica più famoso d’Italia Vincenzo Schettini.
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