Paola Sassi, referente del progetto CAV-Hara per il Comune di Rho, ha presentato il report annuale. Nel primo semestre 2024 il Centro antiviolenza è stato contattato da 94 nuove donne, 68 alla sede di Rho e 26 a quella di Bollate. Si registra un aumento di contatti rispetto al 2023 e ora le situazioni affrontate sono 164. Le persone prese in carico sono 54, 13 quelle per le quali è stato attuato un progetto di accoglienza.
Non mancano le più giovani: 18 quelle di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
La Rete si riconosce in un modello di collaborazione basato sui presupposti del lavoro di squadra, ovvero orientato a perseguire obiettivi comuni, tra questi la promozione dell’educazione delle giovani generazioni, intesa come promozione del loro contributo attivo al cambiamento culturale nelle relazioni di genere, con il coinvolgimento degli adulti di riferimento.
Lo scorso anno si è aperto un tavolo di lavoro con le scuole, al quale si sono unite, oltre agli istituti superiori, anche altre due scuole di Senago, gli istituti comprensivi Leonardo Da Vinci e Marco Polo. Un lavoro sinergico che ha rilevato i bisogni e le richieste degli insegnati, necessario per la costruzione della proposta di formazione.
Sin dal principio si è giunti con gli stessi docenti alla necessità urgente di avere una formazione specifica per gli insegnanti, antenne fondamentali e punti di riferimento, che devono sapere nello specifico come affrontare eventuali casi di violenza.
All’interno delle ore di educazione civica gli insegnanti hanno potuto, dopo il corso, progettare unità didattiche su questo tema nelle loro classi nell’arco di questo anno scolastico 2024-25.
Le operatrici del Centro Antiviolenza Hara hanno condotto tra febbraio e marzo 2023 4 incontri formativi, ospitati dall’Istituto Primo Levi di Bollate e dall’Istituto Puecher di Rho. Si è partiti dalle radici culturali della violenza di genere, per arrivare a progettare interventi di contrasto con il coinvolgimento attivo di 40 insegnanti di di alcune scuole di secondo grado, sottoscrittrici del protocollo della rete interistituzionale “Nemmeno con un fiore”: Liceo Rebora, Istituto Puecher – Olivetti di Rho, Istituto Primo Levi di Bollate, Liceo Russell – Fontana di Garbagnate M.se e Arese.
Un cambiamento radicale nell’azione di intervento della rete antiviolenza, che in maniera preventiva collabora attivamente ancora oggi con gli insegnanti per costruire una cultura di squadra che possa andare oltre alla logica legata al tema del contrasto alla violenza.
La Rete Interistituzionale “Nemmeno con un fiore”
La Rete Interistituzionale attiva sul territorio comprende i 17 Comuni dell’area Rho Garbagnate (Rho, Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Settimo Milanese, Vanzago, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Senago, Solaro), di cui il Comune di Rho è l’Ente capofila; la ASST Rhodense, attraverso i Consultori, i Pronti Soccorso e gli altri servizi specialistici; le due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme; l’ATS Città Metropolitana di Milano; le forze dell’ordine; Dialogica Cooperativa Sociale; Fondazione Somaschi Onlus – che gestisce il Centro antiviolenza HARA – e numerosi enti del terzo settore e del privato sociale.
Contatti Centro Antiviolenza HARA
- Se sei vittima di violenza o stalking, se ti accorgi che accade a qualcuno intorno a te, chiamare il: 335.18.20.629 o il numero nazionale 1522
- Per ricevere informazioni o aderire alle attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi a favore del Centro Antiviolenza Hara scrivere a: comunicazionecentroantiviolenza@comune.rho.mi.it
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