Un progetto per i giovani e con i giovani
Il progetto “Giovani +” nasce dalla collaborazione delle due comunità pastorali di Paderno Dugnano, dell’ASD POSL e del corpo musicale Santa Cecilia 1900 con l’obiettivo di offrire ai giovani della città spazi e tempi pensati per accoglierli e supportarli nelle fragilità del presente.
Più oratori aperti, più sostegno allo studio
Riaprire gli oratori e aumentare gli orari di apertura, offrire supporto ai compiti e allo studio ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado sono per noi una priorità. Coinvolgere la comunità adulta è stato ed è fondamentale per offrire continuità e uno sguardo ampio sui diversi bisogni del territorio.
“+” come cura: il senso profondo del progetto
Il nome “Giovani +” nasce dal desiderio di fare qualcosa di più per i giovani e allo stesso tempo comunicare agli stessi giovani che negli oratori e nei vari progetti educativi c’è un “di più” che è la cura della relazione.
Il progetto prevede tre aree di intervento:
- Contrasto alla dispersione scolastica
- Contrasto al disagio giovanile
- Promozione della comunità adulta
Una rete di doposcuola per non lasciare indietro nessuno
Per l’area del contrasto alla dispersione scolastica dapprima abbiamo realizzato la rete dei doposcuola parrocchiali di tutta la città, coinvolgendo i vari referenti e successivamente proponendo incontri di formazione per tutti i volontari. Quest’anno abbiamo già realizzato tre incontri di formazione sui disturbi specifici dell’apprendimento e sull’ADHD. In questo contesto, la rete dei doposcuola, ci sta permettendo di avere interlocuzioni con le scuole e col comune avendo in mente la realtà complessiva sulla città. Infatti, in questa fase stiamo realizzando la rete con le scuole, sia gli istituti comprensivi che l’istituto superiore, trovando accoglienza e una proficua collaborazione, specialmente per quelle situazioni di maggior fragilità come l’inclusione e l’alfabetizzazione. Attualmente sulla città di Paderno Dugnano, le parrocchie offrono quattro doposcuola per i bambini della scuola primaria, tre doposcuola per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e un doposcuola per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado, accogliendo così in tutto, circa 130 minori.
Figure educative in campo contro il disagio giovanile
Per quanto riguarda l’area del contrasto al disagio giovanile abbiamo ritenuto di inserire nel progetto delle figure educative formate, per consentire ad un oratorio di aprire su più giorni a settimana e ad un altro di aumentare le ore di apertura. Le due figure educative sono state ingaggiate sui due oratori che hanno una presenza di giovani rilevante e che vivono situazioni di fragilità umana e relazionale. Il lavoro di questi due operatori sta andando nella direzione dell’accoglienza e della relazione buona, garantendo ai giovani la possibilità di incontrare una figura adulta, competente e che è anche in grado di porre dei limiti, senza sfociare nel rischio dell’esclusione. Sono in fase di progettazione iniziative di carattere sportivo e musicale con i partner di progetto. Infine, questo progetto ci permette di continuare ad elaborare una proposta estiva dedicata agli adolescenti, in un oratorio, per tre settimane dal 9 al 27 giugno, che si chiama “Villaggio dei Giovani”.
Una comunità che educa: il coinvolgimento degli adulti
L’ultima area riguarda, ovviamente, il coinvolgimento della comunità adulta sulle due aree precedenti e riguarda anche la sensibilizzazione sulle esigenze educative dei giovani. Il progetto è stato comunicato a tutte le comunità e stiamo progettando incontri di conoscenza e formazione per il volontariato, oltre a iniziative di raccolta fondi.
Punto di forza di quest’area è sicuramente la collaborazione con diverse associazioni del territorio, che si stanno avvicinando al progetto con disponibilità alla collaborazione su alcune azioni specifiche.
Un seme di futuro nella città
“Giovani +” è molto più di un progetto educativo: è un percorso di comunità che guarda al futuro con fiducia, seminando relazioni significative, opportunità di crescita e una nuova cultura del prendersi cura. Una città che cresce insieme ai suoi giovani è una città che non ha paura di cambiare.