Bresso: una rete per prevenire e contrastare il bullismo, anche in Rete

Un’intesa operativa tra istituzioni, scuole, oratori, associazionismo per promuovere la cultura del rispetto tra i più giovani.

Dalla primavera del 2021 è attivo un protocollo di intesa che vede il Comune di Bresso dialogare in modo collaborativo e con ottica multidisciplinare con i 2 Istituti Comprensivi Scolastici del territorio, gli oratori, i poli sportivi e gli enti del terzo settore per costruire risposte concrete ai casi di bullismo e per attuare programmi preventivi sin dall’infanzia. 

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Bresso: una rete per prevenire e contrastare il bullismo, anche in Rete

I membri dell’intesa

L’intesa è animata dal Comune di Bresso, in particolare dall’Assessorato all’Istruzione, dall’Istituto Comprensivo di via Bologna, dall’Istituto Comprensivo di via don Sturzo, dagli Oratori bressesi, dalla Polisportiva Circolo Giovanile Bresso, dall’A. S. Bresso 4, dall’A.S.D San Carlo Bresso, da Fondazione Carolina, Cooperativa Pepita e Associazione Cuore e Parole.

Gli obiettivi del protocollo

Il protocollo d’intesa si inserisce nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, della prevenzione del rischio e della promozione del benessere a scuola. Esso intende promuovere azioni volte a diffondere la cultura del rispetto e della non violenza tra le giovani generazioni per garantire agli istituti scolastici di svolgere la propria funzione educativo-formativa.

Tra le finalità citate dal documento di impegno:

  • promuovere la cultura della legalità in genere, per ridurre i comportamenti di tipo antisociale e di violazione delle norme di convivenza civile;
  • favorire la collaborazione tra le diverse istituzioni e la partecipazione di ulteriori soggetti espressione della società civile per superare la frammentarietà degli interventi intrapresi dalle singole realtà, attraverso un’integrazione operativa e professionale;
  • collaborare alla partecipazione a bandi nazionali, regionali, provinciali che offrono vantaggi per la comunità educante bressese, a favore delle bambine e dei bambini, dei pre-adolescenti e adolescenti di Bresso e delle loro famiglie;
  • offrire al personale della scuola, agli studenti ed alle loro famiglie un supporto tecnico per attuare e promuovere interventi di prevenzione dei comportamenti a rischio e di fenomeni di bullismo e cyberbullismo anche attraverso corsi volti all’utilizzo da parte dei docenti di metodologie che potenzino la resilienza de bambini e degli adolescenti, che abbiano anche il fine di informare rispetto alle tematiche dell’educazione e della legalità ed alla cittadinanza attiva; 
  • offrire agli educatori, allenatori, catechisti degli oratori bressesi e alla comunità educante un supporto tecnico per attuare e promuovere interventi di prevenzione dei comportamenti a rischio e di fenomeni di bullismo e cyberbullismo anche attraverso corsi, serate informative rivolte agli educatori e ai genitori; 
  • prevedere procedure operative specifiche, a seconda della tipologia dei casi da segnalare, nonché altre manifestazioni di devianza, con una chiara distinzione dei ruoli e delle azioni da compiere, in un’ottica di gestione condivisa degli stessi;
  • definire soluzioni e procedure condivise da attuare ogni qualvolta nelle scuole, negli oratori si verifichino atti di bullismo o di cyberbullismo con il supporto del Rescue Team di Fondazione Carolina;
  • sostenere, in casi gravi di comprovate azioni di bullismo e cyberbullismo, sia chi compie tali atti sia chi li subisce, per una gestione condivisa tra le istituzioni;
  • valorizzare le buone pratiche introdotte dalla nascita del protocollo, estendendolo ad altre realtà.

Le attività del primo biennio di impegno congiunto

A valere su fondi ministeriali ed europei, assegnati alla rete mediante bando, sono state intraprese oltre 55 azioni correttive, rieducative e di sostegno psicosociale, in riparazione a casi di violenza tra pari, discriminazione, cyberbullismo, presi in carico dal team di pronto intervento di Fondazione Carolina. Con obiettivi di prevenzione, sono stati realizzati percorsi educativi, curati dalla medesima Fondazione in collaborazione con la cooperativa Pepita, per 44 classi delle scuole primarie e secondarie di I grado dei 2 Istituti Comprensivi, con l’obiettivo responsabilizzare gli studenti sull’importanza del rispetto, dell’empatia e della solidarietà come cardini focali – punti di partenza e di arrivo – del vivere comunitario. Circa 1.000 studenti sono stati raggiunti dalla proposta in ambito scolastico, oltre 120 adulti di riferimento, tra familiari, docenti, operatori scolastici non didattici, educatori e allenatori, “attori” della comunità educante, hanno partecipato ad iniziative di formazione e sensibilizzazione, mirate a condividere strumenti di riconoscimento del disagio, di tutela dei minori online e di intervento riparativo sui casi di bullismo e cyberbullismo. 

LINK UTILI

www.pepita.it

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